GEOPOLITICA
Russia e Ucraina
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Il 24 febbraio 2022, la Russia invadeva l'Ucraina. Un anno dopo la guerra non si è ancora arrestata, distruggendo un Paese collocato al crocevia di due mondi ormai inconciliabili: quello slavo incarnato da Vladimir Putin e il blocco occidentale dell'Unione Europea.
Finora, la dottrina internazionale delle armi nucleari si è basata sul principio della deterrenza nucleare. In questa puntata, ripercorriamo la storia della minaccia nucleare dalla Guerra Fredda ai giorni d'oggi: in che misura le armi nucleari hanno determinato l'equilibrio di potere tra gli Stati da quando sono state utilizzate per la prima volta nel 1945? Vladimir Putin sta per cambiare le regole del gioco?
Nel febbraio 2022, Vladimir Putin giustificava l'invasione dell'Ucraina con la pretesa minaccia alla sicurezza russa dovuta all'appartenenza NATO di alcuni paesi vicini. Dopo le rivoluzioni "colorate", in Georgia e nella stessa Kiev, l'ossessione del Cremlino per la perdita di influenza nello spazio ex sovietico è giunta ad un punto di non ritorno.
Con la sua posizione nel cuore del Mar Nero e il clima (quasi) mediterraneo, la Crimea ha sempre solleticato ambizioni geostrategiche: nei millenni greci, bizantini, genovesi, mongoli, tartari e russi ne hanno fatto un asset della loro politica di espansione. La penisola, protagonista della contesa tra Kiev e Mosca, è sempre stata in balia di guerre e cambi di regime.
La guerra scoppiata in Ucraina nel febbraio 2022 ha portato un gran numero di Paesi a voler affrancarsi dalla dipendenza da idrocarburi russi, innescando un rimescolamento delle carte geopolitiche (ed economiche), i cui effetti hanno appena iniziato a farsi sentire. Uno sguardo a storia e geografia delle energie non rinnovabili, ormai messe in discussione dalla crisi climatica.
Due territori nazionali sconfinati, un comune retaggio comunista, due leadership autoritarie: Cina e Russia hanno molto da condividere, come suggeriscono i sorrisi che Xi Jinping e Vladimir Putin si scambiano ad ogni summit. Dietro le cordiali apparenze, però, si nasconde un rapporto molto più complesso, tra ambiguità e competizione.
Fondata nel 1954, nell'allora "format" della CECA, l'Unione europea non ha smesso di espandersi, in particolare verso Est. Dopo l'allargamento del 2004 e il recente scoppio della guerra in Ucraina, il centro di gravità dell'UE sembra essersi spostato verso l'Europa orientale, senza contare il ruolo sempre più preponderante dei Paesi baltici e le velleità di integrazione dei Balcani.
Dietro le Mappe IA e disinformazione: una guerra del XXI° secolo
Che si tratti di giustificare l'invasione del territorio ucraino, dividere la comunità internazionale o mobilitare l'opinione pubblica russa, la disinformazione è una caratteristica del regime di Vladimir Putin e più in generale dei regimi non democratici. La manipolazione della verità in tempo di guerra non è una novità: dalla Germania nazista all'Unione Sovietica, la propaganda è sempre stata al centro della strategia autoritaria; negli ultimi anni, però, l'emergere di strumenti tecnologici come l'intelligenza artificiale ha amplificato la credibilità e la portata delle fake news.
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